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GIARDIOSI
La Giardia canis è un protozoo che può provocare l'insorgenza di un'infiammazione intestinale nel cane, occasionalmente nel gatto, a seguito della ingestione di cisti presenti soprattutto in acque contaminate. Il suo ciclo è caratterizzato dall'alternanza di due forme di propagazione: una vegetativa, adesa alla superficie epiteliale del tratto intestinale che può essere presente nel materiale fecale ed una cistica, che costituisce la forma di resistenza.. Le cisti sono sensibili all'essiccamento ed al calore, ma resistono a lungo in ambienti caldo umidi. Ipoclorito di sodio all'1%, formalina in soluzione acquosa al 2% e soluzioni acquose al 5% di fenolo e cresolo sono in grado di distruggere le cisti di Giardia. Colpisce soggetti che vivono in comunità come i canili, giovani o animali in cattive condizioni di salute o nutrizione. E' essenzialmente una malattia condizionata che si manifesta in seguito all'intervento di fattori stressanti o patologie concomitanti, in grado soprattutto di deprimere il sistema immunitario. La sintomatologia clinica può presentarsi in forma acuta, intermittente o cronica ed è caratterizzata da diarrea schiumosa, di odore intenso, che , perdurando nel tempo, può dar luogo alla comparsa di una sindrome da malassorbimento, contraddistinta da feci molli e voluminose. Un esame coprologico può consentire di evidenziare la presenza del parassita o sotto forma di ciste o di protozoo ,dotato di flagello. Tale indagine deve essere ripetuta dopo la guarigione clinica. Il trattamento di questa parassitosi si fonda sull'impiego di :
Metronidazolo ( 20-
Fenbedazolo ( 50mg/ Kg per ogni 24 ore per 3 giorni ) .
La giardiasi costituisce una forma zoonosica, anche se non esistono prove certe che le cisti eliminate dagli animali siano infestanti per l'uomo.
Fonte IVS ITALIA